Il tempo di vita della nostra luminescenza, dovrebbe essere perpetuo. Dovremmo vivere al MASSIMO ogni attimo.
La continuità col passato è equilibrata, quando in parte se ne frega.
Quando non c’è campo, puoi fare quello che vuoi ma non riuscirai a metterti in contatto ! Se non c’è campo, non c’è campo.
Il “non detto”, è parte costitutiva del nostro linguaggio soprattutto quando ci arrendiamo alla nostra infinittezza. A volte non ci sono parole per esprimere ciò che sentiamo dentro di noi. Incorporiamo l’infinito.
I secondi sono i primi dei perdenti, ma non si può essere sempre primi. Quello che si può fare però, è vincere tante battaglie prima della vittoria finale.
