rrrr di erre aeRoplano
by Claudia Beggiato
Ricordo perfettamente quando imparai a dire la “erre”.
La mia gemella era riuscita prima di me a parlare pronunciando in modo corretto la ‘erre’, io invece continuavo a sbagliare pronunciandola in modo gutturale e mi dava un fastidio terribile.
Mia mamma, quel giorno, volle insistere e provammo per ore a creare il suono dell’aereo in volo… rrrrrrr rrrrrr rrrr … Mi spiegó di posizionare la lingua sotto il palato ma io non riuscii cosí facilmente: il mio volo era un pò cinesino tipo ‘elle’ piú che ‘erre’.
Insomma, d’un tratto, magicamente, inspiegabilmente, con mia immensa sorpresa, eccola quella erre: ci riuscii!
Che felicità, non volevo fermarmi più. E se poi non fossi più riuscita a dirla?!
Così, continuai finché non ebbi più fiato tenendo la lingua nella stessa magica posizione.
Ora pronuncio la erre come un aeroplano fatto bene e ne sono contenta anche se trovo fascinosa la erre moscia che ‘sa’ di francese…
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La stessa cosa è successa proprio pochi mesi fa con Olga: per lei è stata una conquista che le ha portato una gioia e un orgoglio immensi. Tutt’ora, qualche volta, si mette a vibrare la sua lingua per emettere una erre lunghissima… da momento di sconforto per l’iniziale non riuscita è divenuto momento di gioco!
Allora, rrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr 🙂 o prrrrrrrrrrr