Il coniglio dalle Orecchie Grandi
by Claudia Beggiato
…era un coniglio triste lui.
Era triste perché nonostante vivesse in un posto magnifico, nonostante avesse una famiglia che lo amava tanto, nonostante i suoi amici lo rispettassero, nonostante facesse il lavoro più bello del mondo, nonostante sapesse cantare come un usignolo, nonostante fosse il coniglio più veloce del west… lui aveva un problemino piccolo: non sapeva ascoltare.
Proprio così, nonostante avesse due orecchione pesanti che pendevano scomposte dalla sua testa, lui non era capace di rimanere attento a sentire le persone che gli parlavano.
Tutti erano convinti che con quelle orecchie così grandi, lui fosse la persona più capace di ascoltare di tutti. E invece no.
Lui fingeva di ascoltare ma la realtà terribile era che quando qualcuno cominciava a parlargli, lui ad un certo punto lui vagava con i pensieri in tutt’altro luogo, senza seguire più la conversazione.
Nessuno se ne accorgeva, nessuno poteva crederci perché tutti erano talmente convinti che il coniglio con quelle orecchie scomposte ed enormi, potesse davvero riuscire ad ascoltare di più, che se ne convincevano.
Il conejo era triste perché non sapeva come fare; lui voleva davvero ascoltare!
Un giorno, ispirato dai pipistrelli che non vedono ma percepiscono, fece un test: mentre di fronte a lui qualcuno parlava, coprì gli occhi con le recchione e tentò di ascoltare.
Incredibilmente, interrompendo il colloquio interiore e riponendo tutta la sua attenzione sulla voce che esponeva i concetti, a occhi chiusi sentì e ascoltò davvero.
Comprese nel profondo, finalmente, la lezione: due orecchie grandi non bastano per sentire.
Si ascolta bene solo con il cuore.