Marchi indelebili
by Claudia Beggiato
Siamo in un’epoca di sviluppo, ma più o meno tutto é rimasto uguale.
La considerazione della donna é migliorata ma se andiamo a fondo, lei é ritenuta ancora qualcosa di inferiore e non é mai posta allo stesso livello di un uomo.
Parliamo di sesso, ad esempio.
Se una donna ama sperimentare la sua sessualità, il venir meno ai limiti autorizza a considerarla come un oggetto da usare a proprio piacimento.
Se un uomo che ha tante donne é affascinante, una donna che ha tanti uomini é una poco di buono, usiamo un eufemismo e diciamo una donna di pochi costumi.
La donna convive con il marchio indelebile di meretrice laddove assuma atteggiamenti che vanno al di là delle convenzioni stabilite dalla società.
La donna é madre, l’uomo è padre, cosa c’è di diverso?
La donna che invecchia é da buttare, l’uomo che invecchia é affascinante.
La donna che veste provocante vuole attirare, l’uomo che ci prova é macio.
Questa etichettatura é fuori luogo e non ha senso vedere che questo modo di pensare é comune sia agli uomini che alle donne di oggi.
La libertà non esiste realmente: siamo fortemente soggiogati da regole e pregiudizi che ci condizionano. Lo sostengo fortemente la diversità dei due sessi che combina e completa.
Non siamo uguali noi donne e gli uomini.
Non dobbiamo cercare l’uguaglianza ma arrivare alla parità dei sessi anche se abbiamo ancora tanta strada da fare per raggiungerla, in tutti i campi.
Veramente tanta strada, almeno in Italia…