Far Decantare
by Claudia Beggiato
“Si versa una piccola quantità di vino rosso nel decanter ruotandolo con ampi movimenti in modo da avvinarlo. Si preleva la bottiglia del vino dal cestello reggendola dalla base e, ponendo la spalla della bottiglia davanti alla fiamma della candela, si inizia il travaso dalla bottiglia al decanter, reggendo quest’ultimo a circa 45 gradi rispetto all’asse verticale. L’operazione di decantazione termina quando, grazie alla luce della candela, i primi sedimenti arrivano nel collo della bottiglia.”
Far decantare un vino, è importante: nel caso di vini rossi invecchiati, favorisce l’ossigenazione e apre al massimo il bouquet olfattivo del vino e, per i vini bianchi, lo ossigena rapidamente per esaltarne l’aspetto olfattivo. (Nel caso di vini bianchi, data l’assenza di residui fissi, l’operazione può essere effettuata anche senza l’ausilio della candela).
E’ un processo che si applica al vino per esaltarne le qualità, ma diventa una metafora molto efficace quando consideriamo i conflitti o le situazioni che appaiono impossibili da risolvere.
La decantazione è precisa, lenta, esige tempi stabiliti e programmati: è una buona pratica in quelle circostanze in cui si ha bisogno di una tregua, di una sospensione che ci permetta di far luce sulle situazioni che al momento risultano confuse o addirittura inaccettabili.
La decantazione è lenta, laboriosa e spesso dolorosa perché non equivale a una rottura definitiva del problema, ma significa sospenderlo temporaneamente lasciandolo in stand-by, per riuscire a prendere una decisione con coscienza e senza pressioni emotive.
Far decantare: si rimane fermi in vigile ascolto finché il prezioso genuino distillato sarà pronto facendo risaltare in modo chiaro “ciò che è bene” da “ciò che è male”.