“Lasciar andare”
by Claudia Beggiato
Un giorno incontrai un ragazzo argentino meraviglioso, una persona di quelle che io definisco “una bella persona”. A parte il fatto che era pure affascinante, la sua bellezza non era esteriore soltanto…
Quel ragazzo mi diede in dono una bellissima lezione di vita che conservo nel cuore e che mi aiuta nei momenti difficili.
Parlammo della “delusione” e della “rabbia”.
Ciò che mi disse si traduce in queste poche righe:
“Non tenere la rabbia con te quando qualcuno ti ferisce, non serbarla nel cuore perché questo ti procura nuovo dolore.”
Nel momento in cui tu non lasci andare la rabbia, essa continuerà a ri-produrre in te la frustrazione e protrarre l’esperienza del dolore. La indosserai come un vestito troppo pesante, quando fuori è caldo. Se ti identifichi nella rabbia che provi, il soggetto delle tue azioni diventa la rabbia e non sei più padrone di ciò che senti.
“Lasciar andare” non è un’ammissione d’impotenza, ma la comprensione che il risultato non dipende da te, che non sempre si può controllare le situazioni. “Lasciar andare” è diventare consapevole di ciò che si prova e dirottare la propria forza verso un nuovo equilibrio.
Non si deve dimenticare il torto, ma fare in modo che non possa generare nel ricordo ancora dolore e mortificazione.
Il perdono è una scelta che va operata per se stessi.
E’ la decisione di lasciare andare il risentimento e le emozioni negative che non saranno più collegate al ricordo di quanto avvenuto, benché si sia imparata la lezione.
Sorrido e mi viene in mente “Il Tao del perdono”: la decisione cosciente non solo di togliere le patate, ma di abbandonare l’intero sacco…
Comments
sincera- sine cera: leggevo che Michelangelo usava riempire le imperfezioni delle sue sculture con cera che poi ripassava con polvere di marmo.Quando una scultura risultava pura, senza imperfezioni, era sine-cera, senza cera, sincera.
….Lasciala andare…. sono alcune delle parole che mi hai scritto su mia mamma nello scritto che porto e portero’ sempre con me.Parole di aiuto di conforto e specialmente sincere. Grazie
il tuo non piu’ professore
Sai che mi ha fatto sorridere questo tuo post.
è un concetto che mi fu introdotto ad un corso e che ho sempre apprezzato. Ed ora tu me lo riproponi e lo accetto con immenso piacere. Grazie.